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Ciò che doni non è dell’altro ma tuo: è la misura di ciò che sei.

La vera essenza della bellezza non è in un numero

L'amore è una cosa semplice ma non facile


Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione


 06 Ott 2011   Scritto da Nunzia



“(…) ll vostro tempo è limitato, allora non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare.Tutto il resto è secondario”.

E’ passato più di un anno da quando per la prima volta ho ascoltato il suo discorso per i neolaureati dell’ Universtà californiana di Stanford. Da allora ho rivoluzionato tutto nella mia vita. Ho seguito le mie vere passioni, e sono FELICE, sì, sono FELICE.
Grazie per l’incoraggiamento, Steve. Eri e sarai sempre il numero uno. 

R.I.P.

“Your time is limited, so don’t waste it living someone else’s life. Don’t be trapped by dogma – which is living with the results of other people’s thinking. Don’t let the noise of other’s opinions drown out your own inner voice. And most important, have the courage to follow your heart and intuition. They somehow already know what you truly want to become. Everything else is secondary.”

It ‘s been more than a year since the first time I heard his speech to the new graduates of California’s Stanford University. Since then I changed all my life. I followed my true passion, and I’m happy, yes, I am HAPPY.
Thanks for the encouragement, Steve. You were and you will be always the number one.
R.I.P.



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Savoir vivre, magia e memorie sensoriali all’Hotel Papadopoli


 26 Set 2011   Scritto da Nunzia

Come vi avevo accennato, ecco qui il reportage completo dell’evento “Fragranze di Accoglienza, l’arte del savoir vivre”, progetto di comunicazione commissionato da MGallery Hotel Papadopoli Venezia a Antonella D’Afflitto Bentivoglio, creative director di The Kitchen of Fashion.  Inutile dirvi che ritornare a Venezia, per me, è sempre motivo di emozioni uniche e di nuove scoperte. Sono stati due giorni molto intensi ed emozionanti, ricchi di nuove conoscenze e durante i quali ho appreso molte nozioni storiche e culturali, oltre al fatto che ho avuto la possibilità di dedicare un intero pomeriggio alla Biennale (realizzerò un post sul padiglione Svizzero e su quello Italiano, che mi hanno affascinato moltissimo) e che ho potuto vedere finalmente in tutto il suo splendore il “Ponte della Costituzione”, opera del grande Santiago Calatrava (l’ultima volta in cui sono stata a Venezia era ancora in fase di costruzione).


 



La location dell’evento non poteva essere più adeguata dell’Hotel Papadopoli MGallery Venezia, location elegante, sobria, raffinata, lussuosa e intrisa di storia. Difatti, le origini di questo hotel risalgono al 1834, anno in cui il conte Spiridione Papadopoli acquistò l’intera area dell’ex convento di Santa Croce con l’intento di costruire una residenza estiva con un grande parco, commissionando l’incarico all’architetto e pittore Francesco Bagnara, allora famoso come scenografo del Gran Teatro la Fenice, che provvide a sistemare quello che tutti chiameranno, da allora in poi, il “Giardino Papadopoli”, situato a pochi passi dai capolavori del Tintoretto, Tiziano e Tiepolo. Successivamente, nel 1863, la trasformazione dell’impianto del parco fu commissionata all’architetto paesaggista francese Marc Guignon, che ne accentuò le caratteristiche di “giardino all’inglese”. Il Giardino suscitò l’ammirazione di visitatori italiani e stranieri, tanto che, nel 1876, lo scrittore e critico d’arte francese Henry Havard scrisse «il Giardino Papadopoli è il paradiso dei sognatori, è il sogno dell’artista». Dopo varie altre vicissitudini storiche, nel 1961 una nuova ala si aggiunse all’hotel, trasformando la pianta dell’edificio da “L” in “U” e creando uno spazio tra le due ali parallele che venne risolto brillantemente, nel 1970, da Pietro Porcinai (uno dei più importanti progettisti del paesaggio del Novecento) con la costruzione del “Giardino d’inverno Papadopoli”, che sembra quasi una restituzione dello spirito e della struttura dell’antico parco con cui entra in colloquio profondo, in un originale dialogo tra paesaggio esterno ed interno. Una cosa interessantissima da sapere è che tra i fedeli clienti del Papadopoli compare il nome di Hogo Pratt, ed è proprio a Corto Maltese che è dedicato uno spazio della piccola biblioteca dell’hotel. Tutte queste nozioni, insieme a molte altre, mi sono state fornite davanti ad una tazzina di caffè dal gentilissimo direttore dell’Hotel, Pierpaolo Cocchi.

Ovviamente, da studentessa di architettura, ho studiato bene anche la posizione urbanistica, ed è assolutamente perfetta: a pochi metri dal Canal Grande, a pochi metri dal Ponte della Costituzione, opera di Calatrava di cui vi parlavo prima, che collega in pochi minuti l’hotel con gli snodi logistici di piazzale Roma e della stazione ferroviaria. Inoltre, procedendo per il lato opposto, dopo pochi passi ci si addenta nel reticolo culturale, artistico e storico di Venezia: la Scuola Grande di San Rocco affrescata dal Tintoretto; la Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari con l’“Assunta” del Tiziano; la Scuola Grande dei Carmini, testimonianza dell’opera del Tiepolo.

 



Con grande sorpresa, al mio arrivo in camera ho trovato un graditissimo omaggio da parte dell’Hotel Papadopoli: il libro “Corto Maltese, Favola di Venezia”, di Hugo Pratt (insieme ad una scatolina di tipici biscotti veneziani, buonissimi). Ovviamente il presente era doppio dato che condividevo la stanza con la simpaticissima fashion designer torinese Elisabeth Sinisi.


L’evento, come ben sapete, dato che vi avevo anticipato qualcosa in QUESTO post, mirava al coinvolgimento dei cinque sensi e ad evocare atmosfere lontane, quando gli antichi mercanti solcavano le calli di Venezia alla ricerca di nuove merci, spezie, fragranze da proporre ai loro clienti e ospiti.


Ma procediamo per ordine. Partiamo dalle note sensuali e ricercate di Histoires de Parfums, ideate da Gérald Ghislain. Ci è stato proposto un percorso olfattivo composto da una collezione di profumi rari e sofisticati, di essenze delicate ispirate a personaggi storici. Infatti ogni bottiglia di profumo della maison è caratterizzata da numeri corrispondenti alle diverse date riferite alla vita di personaggi storici importanti, come il 1725, anno di nascita di Casanova, o 1876, evocante il fascino di Mata Hari o ancora 1804, anno di nascita di George Sand; 1826, anno di nascita di Eugénie-Marie de Montijo; 1873, dedicato a Sidonie-Gabrielle Colette, e tanti altri. Il 1969 invece evoca l’anno della liberazione sessuale con una sensuale fragranza speziata con chiodi di garofano, patchouli, e muschi bianchi.


Tra le fragranze da uomo invece (tutte molto delicate e sensuali), ci sono il 1725, dedicato a Casanova (un mix di vaniglia, lavanda, liquirizia, anice, mandorla, …); il 1740, dedicato a Donatien-Alphonse-François (con bergamotto, cedro, betulla, labdano, patchouli, …); il 1828, dedicato a Jules Verne (molto buono, con limone, mandarino, eualiptus, noce moscata, pepe nero, cedro, vetiver, incenso, …).

 
 

Per quanto riguarda invece le fragranze dedicate a colori ed emozioni, c’erano il Vert Pivoine, il Noir Patchouli (il mio preferito in assoluto, con patchouli, misto floreale, bacche di ginepro, pepe nero, muschio, vetiver, cuoio e vaniglia) e il Blanc Viollette.


Le fragranze dedicate all’erotismo, oltre al 1969 di cui vi ho parlato prima, erano l’Ambre 114 (magnifico, con retrogusto di noce moscata, patchouli, cedro, rosa, geranio, timo, ambra, vaniglia,… ) e il Moulin Rouge (iperfemminile, con mandarino, prugna, cannella, assenzio, iris,…).

 



Siamo poi passati all’esperienza plurisensoriale de l’Emporio del Tè, dove a guidarci c’era la tea taster Eleonora Murdaca. Abbiamo assaporato “Alba sul Bosforo” (con scorze di bergamotto e gelsomino), “Golosità al Papavero” (peonia, fiordaliso, aromi di papavero, biscotti e mandorla), “Il Giardino dei Limoni”  (limone, lime e zenzero) e quello che ci è piaciuto di più, ”Tramonto a Venezia” (con mela, uvetta e pinoli), che ha ricordato a tutti i biscottini della nonna. 

 
 


Siamo passati poi agli stand dei cioccolatini all’anice di b.langle uniti alle marmellate e ai cioccolatini allo zenzero di Sosushi (dove ad accoglierci c’era la bravissima Sara Roversi) e ai liquori di Albergian, dove abbiamo sorseggiato l’assenzio, bevanda preferita dei poeti e degli scrittori. Molto interessante è stato assistere alla preparazione eseguita da Giacomo Tillino: si mette un cucchiaino traforato sopra il bicchiere, e vi si poggia sopra una zolletta di zucchero. Si versa l’assenzio bagnando la zolletta di zucchero e successivamente si incendia la zolletta in modo che il fuoco caramelli lo zucchero che, gocciolando, infiamma anche l’assenzio. Fatto caramellare per una quindicina di secondi si spegne la fiamma allungando la miscela con acqua. Questo metodo rende l’assenzio caldo, inebriante e irresistibile.

Il tutto ovviamente accompagnato dalle dolci note dell’arpa di Marianne Gubri, artista solare e molto molto brava con la quale c’è stato anche tempo per scambiare qualche piacevole domanda di conoscenza…

 

Fino ad arrivare al “Giardino D’inverno”, dove abbiamo potuto degustare il sushi più buono che io abbia mai mangiato in vita mia (infatti tornata a casa mi sono subito documentata sul punto vendita Sosushi più vicino), finger food e piccole porzioni di prelibatezze locali.


Mi è sembrato di vivere in un sogno.
Di seguito vi posto una foto delle bellissime Elisabeth Sinisi e Fiorella Fraziano (blogger di Rosafondente, deliziosa), una foto in cui compare il direttore dell’Hotel, Pierpaolo Cocchi (a destra) e l’unica foto in mio possesso in cui compaio io, thanks to Elisabeth.  Difatti la serata era talmente emozionante che non volevo perdermi neppure un istante scattando foto a me stessa. Naturalmente erano presenti molte altre blogger all’evento, ospiti di MGallery, tra le quali compariva la simpaticissima Sara Paolucci. Il prossimo appuntamento col secondo percorso sensoriale? Napoli, Palazzo Caracciolo, 13 ottobre. 
A presto!

 

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Le curve non passano mai di moda!_Curvy women are beautiful!


 19 Set 2011   Scritto da Nunzia



È stata fortemente voluta da Patrizia Mirigliani la sezione dedicata alle donne curvy, che gareggiano nel concorso principale ma possono ambire direttamente alla fascia di Miss Curve d’Italia, e che ha trovato un sostegno concreto nello sponsor del marchio di abbigliamento femminile Elena Mirò, brand che da tempo porta avanti la campagna per non escludere dalla moda e dalle passerelle le taglie come la 44 e oltre. Del resto, l’estetica curvy è tornata oggi in auge grazie a numerose star orgogliose delle rotondità dei loro corpi e grazie a vari servizi e copertine (io stessa avevo già affrontato l’argomento, a giugno, argomentando sia in un post, sia nei commenti, QUI) . La Miss Curvy sarà eletta tra 6 finaliste. Un ritorno alla bellezza del passato, quindi.
Iniziativa lodevole. Cosa ne pensate?
Inoltre vorrei segnalarvi un concorso indetto da Elena Mirò (in collaborazione con Donna Moderna, Al Femminile e Pianeta Donna) per festeggiare l’elezione di “Miss Curve D’Italia”. QUI potrete leggere il regolamento! Cosa aspettate a partecipare?


The section dedicated to curvy women was strongly supported by Patrizia Mirigliani. They can compete in the main competition but can aspire directly to the Miss Curves of Italy too, and have found support in sponsoring  from women’s clothing brand Elena Mirò, a brand that brings out the campaign to not exclude from the fashion catwalks sizes such as 44 and over. Moreover, the curvy is back in vogue today thanks to many stars proud of roundness of their bodies and through many services and covers (I’ve already talked about this issue in June, in a post both in comments, HERE). Miss Curvy will be elected among 6 finalists. So, A return to the beauty of the past.

Admirable initiative. What do you think about?
Let me point out  a contest organized by Elena Miro (in collaboration with many italian newspapers) to celebrate the election of “Miss Curves“. HERE you can read the rules! What are you waitin’ to participate?


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Un tè con le farfalle_Tea with butterflies


 17 Set 2011   Scritto da Nunzia

“Quello che per il bruco è la fine del mondo, 
per la farfalla è l’inizio della vita. 
Tutto si trasforma. 
Tutto è energia”.
 
 

C’è tempo fino a domani 18 settembre per visitare, alla Fiera del Levante, la mostra-evento che porta a Bari oltre 2000 farfalle tropicali. “Un tè con le farfalle”, che, dopo Roma e Firenze, approda a Bari per un appuntamento a dir poco imperdibile. Oltre 2000 le farfalle tropicali provenienti da Asia, Sud America, Africa, … inserite in un giardino che ricostruisce perfettamente il loro habitat (temperatura di 36 gradi e umidità 80%, ma ne vale la pena!) e che svolazzano tra piante, fiori, e visitatori, attratte da colori e odori.
L’evento è un’idea dell’autore televisivo Fabio di Gioia e viene promosso dalla associazione Thais e dall’ Associazione culturale per la qualità della vita. Rientra in un programma internazionale per il ripopolamento delle farfalle, che inquesti ultimi 50 anni hanno subito una drastica diminuzione in tutto il mondo.
È un evento stupendo, anche perché si possono imparare innumerevoli cose sulla vita, abitudini e colori di questi esseri meravigliosi. Infatti, grazie ai biologi presenti, ho scoperto che che rosso, nero e giallo, combinati tra loro, sono “colori tossici” e che alcune farfalle assumono questi colori imitando delle farfalle “tossiche” (ma non velenose) o per spaventare i nemici: è il caso questo della Papilio Rumanzovia. Io sono stata presa di mira da una farfalla che non mi ha abbandonato neppure per un minuto e che si posava continuamente sulle mie mani o sui miei capelli: che tenerezza! Potrete inoltre vedere la Falena Gigante, che ha una apertura alare di 30 cm, e la bellissima Farfalla Foglia.
“Un tè con le fafalle” però non è solo questo ma si unisce ad altre performances. Infatti, nello stesso padigione (il 116) c’è l’allestimento di una sezione dedicata alla cromoterapia e una mostra di quadri del grafico e disegnatore Andrea Milano.

Cosa aspettate? Evento consigliatissimo.


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"Fragranze di Accoglienza, l’arte del savoir vivre"


 16 Set 2011   Scritto da Nunzia

Come vi avevo anticipato, ecco qui l’anteprima dell’evento “Fragranze di Accoglienza, l’arte del savoir vivre“ a cui sono stata invitata e parteciperò giovedì 22 settembre.Il tema conduttore dell’evento prende spunto dalla centralità che la città di Venezia ha avuto nella sua storia. Da sempre si è posta come crocevia, come punto di incontro di merci esotiche, di nobili, di speziali, di appassionati d’arte, …
Il tutto si svolgerà all’Hotel Papadopoli MGallery, che è un’intima porta di ospitàlità all’ingresso in città.È una elegante e raffinata cornice vicino al Canal Grande, a pochi minuti da Piazzale Roma: un’altra Venezia, quella dei giardini segreti e delle corti animate, connubio di arte, cultura e storia nei pressi della scuola grande di San Rocco (affrescata dal Tintoretto) e la scuola grande dei Carmini (testimonianza dell’opera del Tiepolo).

 
Fragranze gusti e spezie in un angolo veneziano raccolto, intimo, dalla gran classe, con un lusso d’altri tempi non ostentato, ideale per un soggiorno di lavoro o per un momento di puro piacere.

Sarà l’occasione di ripercorrere le antiche atmosfere che regnavano nella città, quando i mercanti solcavano le calli di Venezia. 
 
Attraverso un percorso sensoriale avremo modo di assaporare dolcetti di zenzero e cioccolato, l’assenzio (la bevanda degli scrittori e dei poeti per eccellenza), il rabarbaro, il ratafià , scoprire e gustare le fragranze dei tè più lontani, immergerci in un vero e proprio bar olfattivo (e per chi come me associa profumi a ricordi sarà senza dubbio una serata indimenticabile), in una sera di fine estate nella città della magia sull’acqua.
Saranno presenti: per il tè, l’Emporio del tè; per le fragranze, Histoires des parfums; per l’assenzio da cui il liquore Oblìo, per l’artemisia glacialis da cui il genepy e per il ratafià, Albergian; per lo zenzero, il cioccolato ed il sushi creativo, Sosushi. Il tutto accompagnato dalle dolci note dell’arpa della grande Marianne Gubri in sottofondo (non vedo l’ora di incontrarla!).

Nel giardino d’inverno di Porcinai verranno allestiti i banchi bianchi plissettati in carta di riso di Molo Design sui quali verrà allestito il sushi-show cooking (ed è risaputo il mio amore per il sushi!). Inoltre adoro Molo Design e varie volte ho utilizzato i loro articoli per i miei progetti compositivi (è un brand canadese distribuito in esclusiva in Italia da You Can, azienda specializzata in creative business consulting).

L’Evento “Fragranze di accoglienza”, è la prima esperienza sensoriale e gustativa realizzata in un hotel. Il progetto di comunicazione è stato commissionato da MGallery Hotel by Accor a Antonella Bentivoglio D’Afflitto, creative director di The Kitchen of Fashion, volto a dare visibilità alle strutture italiane della prestigiosa catena di Hotel MGallery. Nasce allo scopo di far vivere a noi ospiti una serata unica attraverso un’esperienza che coinvolgerà i cinque sensi, dalla vista al palato, e svelerà l’ospitalità unica dell’Hotel Papadopoli Venezia e del suo staff sapientemente guidato dal direttore Pierpaolo Cocchi.
Curiosi? Seguite il mio blog nei giorni successivi al 23 settembre, e potrete visionare tutte le foto della serata e le mie impressioni in un reportage completo e dettagliato! Vi racconterò tutto! Intanto approfitto di questo post per ringraziare pubblicamente Antonella Bentivoglio D’Afflitto per la grande possibilità che mi ha concesso e Fiorella Fraziano (blogger de Rosafondente) per l’estrema gentilezza e disponibilità dimostrate nei miei confronti. Grazie davvero.

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Audrey a Roma_Audrey in Rome


 09 Set 2011   Scritto da Nunzia


Icona di eleganza e di stile, simbolo di una femminilità senza tempo e di una grazia inarrivabile, Audrey Hepburn sarà la protagonista di una mostra fotografica a Roma, in coincidenza del Festival Internazionale del Film di Roma, ( e per il 50° anniversario di “Colazione da Tiffany” ) presso il Museo dell’Ara Pacis, dal 26 Ottobre al 4 Dicembre 2011.
Un tributo molto sentito nella capitale, anche perchè a fianco di Gregory Peck, la Hepburn ha girato tutta la città in sella ad una vespa in “Vacanze Romane” nel ruolo della Principessa Anna.
Gli scatti scelti (per la maggior parte inediti) provengono dagli archivi dei fotoreporter che durante il suo soggiorno a Roma hanno immortalato quel magnifico sorriso e quegli occhi da cerbiatta che ancora oggi incantano il mondo intero!
La mostra renderà anche omaggio all’impegno umanitario che Audrey ha prestato come Ambasciatrice di Buona Volontà dell’UNICEF: la “terza carriera”, come lei stessa amava definirla.



Icon of elegance and style, timeless symbol of femininity and an incomparable grace, Audrey Hepburn will be the star of a photographic exhibition in Rome, in coincidence with the International Rome Film Festival, (and for the 50 thanniversary of “Breakfast at Tiffany’s “) at the Ara Pacis Museum, from October 26 to December 4, 2011.
A tribute strongly felt in the capital, also because at the side of Gregory Peck, Hepburn has turned the city riding a Vespa in “Roman Holiday” in the role of the Princess Anne.
The photographs selected (mostly unpublished) will come from the archives of the photoreporters who during her days in Rome have captured her wonderful smile and her eyes. Eyes that still enchant the whole world!
The exhibition will also pay tribute to humanitarian work that Audrey has served as UNICEF’s Goodwill Ambassador: her “third career”, as she liked to call it.




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Forme da rivestire e forme che rivestono: contaminazione tra arte e architettura_Forms to cover and forms that are covered: contamination between art and architecture


 02 Set 2011   Scritto da Nunzia

Avete già letto il mio articolo per Fashionblabla.it? Vi lascio il link, in modo che possiate leggerlo. Mi farebbe piacere. Proverò a tradurlo e postarlo sul blog in inglese per chi mi segue dall’estero. A presto!

http://www.fashionblabla.it/forme-da-rivestire-e-forme-che-rivestono-contaminazione-tra-arte-e-architettura-3.html#more-1609

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Gli esperimenti di Greenpeace hanno rilevato sostanze tossiche nei più grandi marchi d’abbigliamento_Greenpeace research reveals toxic chemicals in biggest clothing brands


 23 Ago 2011   Scritto da Nunzia



Greenpeace, la più nota delle organizzazioni ambientaliste del mondo ha effettuato dei test su diciotto campioni provenienti da diverse aziende, prestigiose e meno prestigiose, ed i risultati del test non sono incoraggianti: sono state rilevate tracce di sostanze che possono provocare danni sugli organi riproduttivi.

Nel rapporto “Dirty Laundry 2” presentato a Pechino, greenpeace punta il dito contro Adidas, Uniqlo, Calvin Klein, Li Ning, H&M, Abercrombie & Fitch, Lacoste, Converse e Ralph Lauren.
Secondo l’organizzazione internazionale a difesa dell’ambiente, i marchi sotto accusa, che producono abiti in Cina, Vietnam, Malesia e Filippine, utilizzerebbero nonilfenoli etossilati, sostanze chimiche pericolose per la salute.
“Tracce di nonilfenoli etossilati, sostanze che alterano gli ormoni, sono state trovate in due terzi dei campioni analizzati”, dice Li Yifang, presentando il rapporto. I nonilfenoli – ha spiegato la portavoce di Greenpeace – possono contaminare la catena alimentare ed essere assunti dagli organismi viventi, minacciando così la loro fertilità, il loro sistema di riproduzione e la loro crescita. “Non è solo un problema legato ai Paesi in via di sviluppo dove vengono fabbricati i tessuti”, ha aggiunto. “Quantità residue di Npeo vengono rilasciate ogni volta che i vestiti vengono lavati e si diffondono anche nei Paesi dove l’uso di queste sostanze chimiche sono vietate”.

Non resta che aspettare la replica dei diretti interessati, se mai ci sarà una replica.

Greenpeace, the most famous of environmental organizations in the world has made tests on samples from eighteen different companies, prestigious and less prestigious, and the test results are not encouraging revealed traces that can cause damage to reproductive organs.
In the report “Dirty Laundry 2” presented in Beijing, Greenpeace points thefinger against Adidas, Uniqlo, Calvin Klein, Ning Li, H & M, Abercrombie &Fitch, Lacoste, Converse, and Ralph Lauren.
According to the international organization to protect the environment, the brands under attack, producing clothing in China, Vietnam, Malaysia and the Philippines, would use nonylphenol ethoxylates, chemicals hazardous to health.
“Traces of nonylphenol ethoxylates, substances that alter hormones, were found in two thirds of the samples analyzed,” said Li Yifang, presenting the report. Thenonylphenol – said the spokeswoman for Greenpeace – can contaminate thefood chain and be employed by organisms, thereby threatening their fertility, their system of reproduction and their growth. “It’s not just a problem fordeveloping countries where are manufactured tissue,” she added. “Quantity ofresidual NPEO are issued each time the clothes are washed and spread even in countries where the use of these chemicals are banned”.
All that remains is to wait for the reply of those involved, if there will be ever a reply.

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