Un video divenuto virale in poche ore, venti sconosciuti, un bacio tra loro. Quattro milioni di visualizzazioni in dodici ore. La videomaker Tatia Pilieva ha chiesto a venti persone che non si conoscevano di provare a baciarsi, per osservarne le reazioni. Ho cliccato incuriosita, all’inizio ero perplessa. Sì, insomma, cosa ci sarà mai di bello nel vedere degli sconosciuti che si baciano? Ed invece, come spesso accade, mi sbagliavo: ho iniziato a sorridere, a provare quella tenerezza che rende leggero il cuore, quella tipica di quando guardi qualcosa di bello, di veramente bello. Ed ho riflettuto sul fatto che tutti noi, nella vita, abbiamo baciato uno sconosciuto o una sconosciuta. Sempre. Ogni storia è iniziata con un bacio, con quell’imbarazzo iniziale del non sapere cosa fare, cosa dire. Ogni bacio ha avuto un futuro, anche solo per una notte. E chi avevamo di fronte in quel momento era, se ci pensate, uno sconosciuto. Poco importa se dopo è diventato il nostro fidanzato, compagno, marito, migliore amico. Ed allora ho ricordato l’emozione di quel primo, timido, bacio. Di quello che, in qualche modo, può voler dire tante cose e una fra tutte: “mi fido di te”. Perché per baciarsi ci si deve fidare, anche solo dopo essersi visti per un minuto soltanto. Quel bacio che ci fa partire pur restando fermi immobili nello stesso posto, che ci fa fare il giro del mondo in qualche minuto, che ci fa battere il cuore.
Ed ho pensato in parallelo a tutti i baci non dati. A tutte quelle volte in cui avremmo voluto fare, dire, baciare ma ci siamo raccontate una piccola bugia. A tutte quelle volte in cui ci siamo inibite da sole, ci siamo date risposte a domande che non abbiamo posto a nessuno e che nessuno ha ascoltato. Magari le risposte sarebbero state diverse, magari no, ma non lo sapremo mai. E allora mi sono detta che a volte dovremmo imparare ad essere come gli sconosciuti in questo video: azzerare le barriere, le idee, i pregiudizi, … e lasciarci andare. Baciate, scrivete, amate, incazzatevi, fate domande e aspettate di ricevere le risposte. Non rispondete da sole alle vostre stesse domande. E ve lo scrive una a cui sfugge ancora questo passaggio.
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