C’è moda e moda. E poi c’è la Moda che unisce l’arte, il cinema, la sartorialità. Ci sono sfilate, eventi, presentazioni che ti lasciano dentro il Sogno, quella bella sensazione che ti fa sorridere per un pensiero, per una foto che hai scattato, per qualcosa di nuovo che hai imparato, per le emozioni che qualcosa ti ha suscitato; che ti fanno amare quello che fai e ti fanno essere sempre più convinta che scrivere, fotografare, raccontare, … sono ciò che più ti fa stare bene. E’ quello che mi è successo alla presentazione della Capsule Collection Casanov@, di Ballin. Al mio arrivo al “Circolo della Stampa” di Milano, una musica soave invadeva sia l’imponente scalinata di ingresso sia il salone che accoglieva le meraviglie dedicate a Casanova, a Venezia ed a Fellini. Avete presente quei momenti in cui vi si riempiono gli occhi di bellezza al punto da sentire aumentare la frequenza cardiaca? Quei momenti in cui vi sentite avvolti da una nuvola che vi solleva da terra e vi proietta in una dimensione parallela? Quell’istante si chiama “magia”, ed è quello che mi ha regalato questa magnifica presentazione. Mi sono sentita proprio come ogni volta in cui ritorno nella mia amata Venezia.
In omaggio al grande Fellini, a fianco della collezione erano esposti i 5 costumi più scenografici del film “Il Casanova” di Federico Fellini, ovvero i capolavori che nel ’77 valsero il premio Oscar al costumista Danilo Donati:
– Il Casanova, Madame d’Urfè;
– Il Casanova, Il Carnevale, Doge di Venezia;
– Il Casanova, L’Amante dell’Ambasciatore francese;
– Il Casanova, Il Carnevale, costume per dama d’oro;
– Il Casanova, Il Carnevale.
La capsule Casanov@ è composta da cinque modelli, uno per ogni costume. La collezione rielabora i canoni estetici del ‘700 in chiave contemporanea. Da qui la scelta di sostituire la “a” finale di Casanova con una chiocciola. Ispirati ai
nomi delle donne amate dal celebre libertino, i nomi delle calzature:
– Madama: mule in pizzo con dettaglio gioiello ispirata all’abito della madre di Casanova.
– Charpillon: mocassino con tacco a rocchetto in satin. Fibbia di cristalli.
– L’Ambasciatrice: sandalo di damasco con fibbia e tacco d’oro.
– Henriette: mocassino dal design maschile con frange e applicazioni gioiello. Omaggio alla donna più amata dal Casanova.
– Libertina: la prima pantofola di cartapesta, materiale con cui Fellini ricostruì tutti gli elementi architettonici del suo film.
E’ stato molto interessante, per me, conoscere “i numeri” del Casanova. Per vestire le 2500 comparse furono realizzati 1500 abiti e 600 parrucche. L’attore protagonista, Donald Sutherland, indossò: 40 costumi, 10 parrucche, 300 nasi, 300 menti e il suo invecchiamento fu simulato con 125 trucchi diversi. Vi basta questo per immaginare l’immensa macchina trainante del capolavoro.
Al centro della sala il “Libro dei Sogni”, di Fellini. Dovete sapere che per ambientare le avventure del seduttore veneziano il regista ricostruì tutti gli esterni e gli interni del film, a Cinecittà, con la carta pesta. La sceneggiatura veniva spesso schizzata sul Libro dei Sogni ma era in continua metamorfosi ed è per questo che le travagliate e costosissime riprese del film durarono più di due anni, rallentate anche dal furto di alcuni master per richiederne un riscatto.
L’omaggio a Casanova non è che un altro capitolo dell’iniziativa Venice Icon/ Ai piedi di Venezia. Sotto questa insegna, Ballin prosegue la sua opera di valorizzazione delle peculiarità storiche di Venezia. Un ritorno al futuro per l’atelier che dal 1945 realizza capolavori artigianali a Fiesso d’Artico, sulle rive del Brenta, dove già dalla fine del 1200 operavano le confraternite dei calegheri al seguito dei nobili in vacanza.
Grazie a chi, invitandomi, mi ha permesso di toccare con mano queste meraviglie e di vivere questo piccolo sogno.
Grazie ad Alessia per aver fatto da Cicerone durante la visita.
Mente ero lì mi è tornato alla mente il mio compleanno. Ricordate il bigliettino di auguri ricevuto proprio mentre ero a Venezia – ospite dell’Hotel Papadopoli – firmato Giacomo Casanova? Qui trovate il post e tutte le foto.
Foto: Samsung Galaxy Camera, courtesy of Samsung Italy
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