YamamaY ha lanciato nelle scorse settimane un’iniziativa davvero lodevole per aiutare tutte le donne in difficoltà, vittime dei propri carnefici. La violenza sulle donne è all’ordine del giorno, purtroppo, e il fenomeno non è in fase d’arresto bensì in crescita. Dall’inizio del 2013 centinaia di donne sono state vittime di percosse, stupri o sono state barbaramente uccise. Il dato preoccupante è che, purtroppo, nel 90% dei casi la violenza non viene denunciata, perché si ha paura, perché non si ha il coraggio di affrontare la situazione o semplicemente perché non si ha accanto qualcuno in grado di trovare le parole giuste per convincere una donna vittima di soprusi a denunciare. In alcuni casi la violenza viene ancora vista come una vergogna per chi la riceve, non per chi la fa. E’ assurdo, ma è così.
Ed allora ecco l’iniziativa di YamamaY, dal titolo forte, duro, diretto: “Ferma il Bastardo” che ci coinvolge tutte, TUTTE. Ognuna di noi può avere un ruolo fondamentale in questa iniziativa, ognuna di noi può essere una carezza per tutte le donne che, ogni giorno, sono costrette a subire percosse e soprusi psicologici.
Qualche giorno fa riflettevo su una cosa, ovvero sul concetto di donna come vittima permanente in quanto donna: l’attenzione mediatica spesso punta tutto sulla bellezza della vittima quasi come a voler “giustificare” una punizione, oppure punta tutto sul suo abbigliamento succinto. Perché, si sa, in questo modo si fa notizia. Noi vogliamo dire BASTA. Basta con questi preconcetti e con questo sciacallaggio. Quante volte va pagato il peso dell’essere donne? Quante? Quante volte dobbiamo tacere prima che qualcuno ci ascolti, prima che qualcuno capisca che abbiamo bisogno di aiuto?
E’ con immenso piacere ed orgoglio che vi dico che io sarò ospite di YamamaY, a Milano, il 17 Settembre, durante la VFNO per partecipare al Flash Mob che si terrà in Corso Vittorio Emanuele. Vi invito tutte. Dobbiamo esserci, per tutte le donne che, in qualunque parte del mondo, in questo momento – sì, proprio mentre tu leggi – hanno addosso le mani di un violento, sono in un angolo a piangere, stanno cercando una scusa per convincere i maestri dell’asilo dei propri figli che i segni sul viso non sono segni delle percosse ricevute, … e anche per tutte quelle donne che non ce l’hanno fatta.
Una donna violata è una donna che per tutta la vita porterà i segni incisi sull’anima. Una donna violata è una donna che ha paura anche di se stessa. Una donna violata è un fiore da accudire e da difendere. Una donna violata è un’anima fragile da prendere per mano. Insieme possiamo lanciare un messaggio virale e fare squadra. Insieme siamo più forti.
Ma non finisce qui; la campagna è anche informativa: per chiedere aiuto il numero è 1522 ed attivo 24 ore su 24. E’ un numero telefonico gratuito per il sostegno delle vittime di abusi e stalking, creato dal Ministero delle Pari Opportunità. E’ attivo sull’intero territorio nazionale sia da telefono fisso che mobile. Offre assistenza, supporto e orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati attivi a livello locale. E’ assolutamente garantito l’anonimato della vittima. E’ il primo passo per reagire.
1522 #fermailbastardo
Vi aspetto a Milano, il 17 settembre, in Corso Vittorio Emanuele, al negozio YamamaY, angolo via Passarella, alle ore 19:30.
Diamo un chiaro segnale, insieme. Perché le donne sono le migliori amiche delle donne.
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