Santa Maria di Castellabate, Punta Licosa, Ogliastro Marina
Ci sono posti che ti entrano nel cuore per la loro bellezza. La bellezza delle cose semplici è quella più disarmante, quella per chi ama perdersi guardando il mare, lasciandosi accarezzare dal vento o semplicemente lasciarsi trascinare dalla simpatia e dalla convivialità degli abitanti del luogo.
Io e Margherita siamo partite senza avere ben chiaro in mente quello che avremmo trovato al nostro arrivo in questa terra meravigliosa. Abbiamo passato tre giorni stupendi, tre giorni che ci hanno regalato un bagaglio di emozioni fortissime e nuovi amici. Scrivere non è sempre facile, perché ci sono cose, persone, luoghi che non possono essere descritti a parole in quanto tutte le parole più belle sarebbero riduttive. Vi posso dire che quando sono tornata a casa avevo gli occhi pieni di Bellezza. Una delle cose più belle dell’avere la possibilità di visitare sempre luoghi diversi è proprio questa: lasciarsi incantare dalle piccole e grandi meraviglie, come fossero sirene ammaliatrici. Ad attenderci al nostro arrivo a Santa Maria di Castellabate c’era lo staff di Hotel Castellabate, che ci ha ospitato in questa terra così calda. Inutile dirvi che l’accoglienza è stata decisamente eccellente. Anzi forse sono io che non sono stata una perfetta “blog traveller”, in questo caso, perché presa da tremila cose e dagli ultimi tre mesi passati praticamente in giro per l’Italia non ho postato tempestivamente. Scusatemi. So che molti/e di voi aspettavano questo articolo dopo aver seguito live la pubblicazione delle foto sul mio profilo Instagram (@nunziacillo). Sapete che gestisco il blog tutto da sola e non è facile partire, scattare, scrivere, editare, partire, tornare, …
Dicevo, Costabile Di Matteo, Gianni Di Matteo e Marcello di Sessa sono stati dei perfetti “padroni di casa”.
La sera del nostro arrivo abbiamo cenato a S.Marco di Castellabate, al “Ristorante K”, dove lo chef e padrone di casa ci ha parlato della sua passione per il territorio e del suo immenso amore per la sua Terra. Nel suo ristorante si cucina scandendo il tempo con le stagioni, seguendo il ritmo della natura e restando fedele agli insegnamenti delle mamme e delle nonne, usando solo prodotti di stagione e quello che il mare dà giornalmente. I sapori sono autentici, non avevo mai mangiato le alici prima di quella sera mentre adesso, grazie a lui, sono uno dei miei piatti preferiti. Abbiamo mangiato degli squisiti involtini di pesce bandiera con provola affumicata, alici a’ Maruzzella (pan grattato, pepe, finocchietto selvatico, cacio) ed una inaspettata pasta con le alici da leccarsi i baffi. Per secondo spigola al sale. Dopo cena abbiamo ascoltato con molto interesse la storia del posto, degustando uno squisito liquore al fico, artigianale. Trovate tutto sul mio profilo Instagram.
La nostra prima notte l’abbiamo passata in una dimora del XVI che si affaccia a picco sulla baia, ovvero Residenza Matarazzo. Ho assistito ad uno dei tramonti più belli di tutta la mia vita da quella piccola finestrella. Il cielo si è fatto rosa ed ha tinto anche il mare. La linea dell’orizzonte è scomparsa tra le nuvole rosa e tutto sembrava un’enorme nuvola di zucchero filato.
Residenza Matarazzo è un gioiello storico-architettonico, composto da un ‘antica residenza nobiliare, allocata al piano nobile e dalle soffitte. La nostra camera era proprio uno dei quattro loft open space che compongono le soffitte del palazzo: “Soffitta Blu”. La prima cosa che mi ha colpito è stato il sapiente recupero architettonico realizzato negli ambienti, in perfetto stile cilentano. Meravigliose le maioliche blu realizzate artigianalmente per la pavimentazione (ormai lo sapete, no, che ho un debole per la maiolica).
Ma non è finita qui: le proprietarie di casa, che vivono a Roma, sono state così gentili da farsi trovare al piano nobile, l’indomani mattina, per la colazione. Coccole meravigliose e tante chiacchiere. Sembrava di essere in un castello, in un’altra epoca…io ci metto davvero poco a sognare. Regalo un’idea alle amiche wedding planner ed ai futuri sposi che mi leggono: sarebbe bellissimo organizzare un matrimonio per pochi intimi nella vicina chiesetta e usare la Residenza come alloggio per parenti e sposi. E’ grande abbastanza da ospitare tutti ed i prezzi sono contenutissimi rispetto ai servizi offerti ed alla bellezza del posto.
Dopo la colazione, ovvero quasi ad ora di pranzo, siamo andati in un posto stupendo, la Riserva Naturale di Punta Licosa, prima, e Ogliastro Marina, poi. Punta Licosa, in corrispondenza della quale si colloca l’isoletta omonima con il faro, chiude a sud il golfo di Salerno e rappresenta un punto importante per la navigazione fin dai tempi antichi. L’Isola è l’habitat naturale di un particolare tipo di lucertola endemica dalla livrea verde e azzurra, la Podarcis sicula klemmeri. Io mi sono innamorata del Faro. L’ennesimo.
Abbiamo poi pranzato in un posto stupendo a picco sul mare: Mocaria. Gustare ottimi piatti preparati sapientemente dallo chef, mentre anche la vista era appagata da una vista mozzafiato, non ha prezzo! Tra i piatti che consiglio, e che abbiamo degustato, ci sono: antipasto di mare, salmone e pesce spada marinati a secco, trittico di mare, risotto gamberi limone e mozzarella e dadolata di pesce bandiera e patate.
Per non appesantire ulteriormente l’articolo – per via delle molte foto – vi aspetto molto presto per il #2.
Mentre starete leggendo io sarò in viaggio per la Sicilia. Seguitemi su instagram per i miei aggiornamenti live. Ah, dimenticavo! Seguite il team di Hotel Castellabate su facebook, perché non escludiamo di poter organizzare qualche sorpresina per voi. Ovviamente qualora voleste visitare la meravigliosa Santa Maria di Castellabate o i dintorni, affidatevi a loro perché sarete in buonissime mani!
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