Se un anno fa mi avessero detto che ieri sarei stata alla sfilata di Gucci probabilmente ci avrei riso su. Ci ho creduto, tanto. Come si crede in tutto quello che si ama. Ci ho messo l’anima nelle migliaia di parole che ho scritto su questo blog, nelle centinaia di foto che ho scattato, editato e condiviso con voi, nelle decine di recensioni che ho pubblicato. E se è vero che sognare è la più nobile delle cose che si possano fare, ho investito nel sogno giusto. Ho inviato quella mail con la richiesta di accredito come fosse una cosa preziosissima ed ho incrociato le dita per giorni.
Ieri ero lì e non mi sembrava vero.
E’ stata la prima sfilata della mia prima fashion week. Ero lì con occhi sognanti, in quel trambusto. Oltre la soglia d’ingresso mi attendevano l’atmosfera noir, il cuore a mille, l’euforia mista a tensione. Le luci puntate sulla passerella, poi il silenzio. Parte la musica e con essa l’adrenalina. La mia.
Le modelle hanno fatto il loro ingresso in passerella, sicure, con passo deciso. Silhouette eleganti, giochi di contrasti e dettagli forti. Una donna dalla sensualità rigorosa quella che Frida Giannini ha mandato in passerella. Donne algide, sexy, a tratti ispirate all’estetica fetish a tratti femme fatale, con le calze a rete con la riga a fare da leitmotiv.
Una donna cinematografica, come in un cortometraggio anni ‘50, una donna fasciata in reti e rasi, piume, pelle, bustier, little black dress che scoprono le scapole, linee couture che diventano ready to wear, tailleur, cappotti con spalle in evidenza, pantaloni iper femminili.
Viola, verde, color ruggine, celeste, nero. Ogni capo è un’opera d’arte in cui materiali e tessuti vengono sapientemente mixati tra loro: seta, pitone, cavallino, lana, pizzo, tapestry, felci dai filamenti metallici ad impreziosire come gioielli abiti e cappotti.
Protagonisti anche gli accessori: preziosi cimeli da femme fatale in vitello lucido, pitone e pellami pregiati. Tacchi vertiginosi e collane dalle pietre colorate che fanno da cornice ai meravigliosi ricami degli abiti.
La musica si ferma. Cala il sipario.
Mi è stato regalato un sogno.
Mi è stato regalato un sogno.
Grazie.
ps. C’è una novità che non vi ho detto: durante la MFW scriverò degli articoli per Leonardo.it
Il primo è online e parla proprio della sfilata di Gucci, lo trovate QUI.Photo credits: Vogue.it
Il primo è online e parla proprio della sfilata di Gucci, lo trovate QUI.Photo credits: Vogue.it
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