Le mani affondate nelle tasche del cappotto, la sciarpa avvolgente, il cappello di lana a coste. Il sole tiepido che fa capolino tra le nuvole. L’aria fredda, gelida. I gesti lenti al mattino, la tazza di latte bollente, l’asciugamano sul termosifone.
Il vento pungente sul viso appena usciti di casa, l’auto che stenta a scaldarsi ed il parabrezza da sbrinare. I vetri appannati: fogli bianchi per animi romantici. Cuori, tanti cuori tra quei sospiri fatti di promesse leggere.
I primi fiocchi di neve, le lucine che vestono a festa le città, tocchi di rosso e di glitter qua e là.
Quel maglione ingombrante che non indossavamo da anni ma che, stranamente, torna ad essere il nostro preferito. Quel cappotto oversize che ci fa sentire coccolate. Le caselle del calendario dell’Avvento da aprire e chi, come me, ha fatto finta che fosse 25 dicembre già tre giorni fa.
Buongiorno a chi, come me, ama l’inverno e se le rose blu non ci sono, le indossa.
95 Commenti