Premetto che sono un’appassionata della trasmissione e che la seguo da sempre e premetto anche, però, che quest’anno non ho potuto seguire la diretta. La cosa che mi ha lasciato basita è quello che ho letto stamane quando ho acceso il computer e mi sono aggiornata sui vari social. Social si sa, non dovrebbe essere sinonimo di offese gratuite a caso, ma questo in molti/e non lo sanno. E così stamattina mi sono ritrovata a leggere di tutto su Giusy Buscemi, la nuova reginetta eletta: “ha le gambe oscene, ha le caviglie grasse, ha le ginocchia larghe quanto le cosce, …”. Non un commento, e-dico-UNO, che facesse riferimento al fatto che non ce ne può fregare di meno del fatto che la vincitrice del concorso non abbia il fisico perfetto.
Giorni fa io stessa mi lamentavo sulla mia pagina facebook personale del fatto che al concorso siano state ammesse delle ragazze “curvy” che poi tanto curvy in realtà non erano. So bene che in teoria al di sopra della taglia 42 si è considerate curvy, ma davvero sono così indispensabili queste distinzioni ed esclusioni per un concorso nazionale come quello? Sì, insomma, non stiamo parlando di Elite Model Management ma di un concorso nazional-popolare in cui si elegge la ragazza più carina e spigliata tra tutte le concorrenti.
E allora cosa importa se si è una taglia 38 o una taglia 46? Non potrebbe essere forse bella allo stesso modo di una ragazza taglia 38 una ragazza taglia 46? Ho visto molta ipocrisia da questo punto di vista. Volete ammettere le “curvy” al concorso?! Ok. Ma che siano curvy sul serio e che non sia un contentino per dire “anche Miss Italia non vuole lanciare un messaggio sbagliato ed ammette le curvy al concorso” quando “le curvy” ammesse a malapena peseranno 55 chili per 1.80 metri, perché in questo modo il messaggio che si lancia è sbagliato il doppio.
Quello che mi stupisce, oggi, è l’acredine con la quale è stata accolta la vittoria di questa ragazza. Posso capire che la trasmissione non piaccia, passa anche il fatto che ormai nel 2012 un concorso di bellezza possa ritenersi superato ma a tutto c’è un limite. Definirla poi “banale” e “la solita ragazza occhi azzurri e capelli chiari” mi sembra azzardato. La trovo vincente proprio perché lei ha vinto con le sue imperfezioni ed ha dimostrato con la sua vittoria che è giunto il momento di abbandonare i soliti cliché che impongono quella teoria in base alla quale una taglia 38-40 sia sinonimo di perfezione fisica.
Giusy ha vinto col suo fisico non perfetto, con i suoi occhioni azzurri ed i suoi capelli crespi. E’ anche questo chiaro segnale del fatto che si è stufi di vedere corpi che non risentono della forza di gravità, che si ha voglia di qualcosa di diverso: si ha voglia di ritornare ad apprezzare la semplicità e, perché no, due occhioni grandi ed un viso pulito come il suo.
Non mi esprimo poi su chi critica a priori i concorsi di bellezza perché mi addentrerei in un campo minato. Tutti geni qui, eh?! Tutte aspiranti rivali di Rita Levi Montalcini.
Go, Giusy, go!
35 Commenti