Oltre alla mostra era presente anche la rassegna collaterale “Summer Pop Otranto 2012 – Omaggio a Andy Warhol”, a cura di Raffaela Zizzari. Il tema scelto quest’anno è sintetizzato in un famoso aforisma dello stesso Andy Warhol: “La pop art è un modo di amare le cose”. Ed è così che è stato possibile ammirare contaminazioni in tutti i campi dell’arte: le opere di Ninì Elia e Franco Baldassarre, Bruno Maggio, la ceramica di Grottaglie, la musica di Andrea Vadrucci, i laboratori del sé di Veronica Amato, i gioielli di Roberta Risolo e le reinterpretazioni visive dell’artista Vincenzo Mascoli, opere che ho avuto il piacere di ammirare anche in altre mostre.
La creatrice del logo “Summer Pop Otranto 2012” è Raffaela Zizzari, logo che richiama il cerchio, onnipresente nell’architettura del Castello.
L’esposizione di Vincenzo Mascoli, a cura di Alexander Larrarte e Giuliana Schiavone, prende il nome di “Profondamente Superficiale”.
Mascoli “indaga la terra emersa e visibile delle cose” fermandosi alla loro autentica apparenza, alla superficialità, perché consapevole del fatto che non sempre occorra andare a fondo per dare una forma estetica e critica al tempo. Le sue creazioni sono volutamente contraddittorie, leggere. Si materializzano sotto pennellate di cromatismi e stratificazioni materiche, sono contaminate dalla presenza di miti, presenze astratte ma anche ritratti di gente comune, sono intrise di flash-back che rimandano all’attualità. L’artista – classe 1982 – si colloca in pieno nella filosofia della Pop Art.
Le opere di Nicola Elia erano divise in quattro sezioni: Segni sulla sabbia, Maps, Antroposegni e Metallica. Materiali che si incontrano e si fondono tra loro, geometrie astratte su fondali terrosi, linee allungate su sfondi monocromatici, lamiere ossidate forate ed abrase.
Meravigliose.
Queste sono invece alcune delle creazioni da sogno della designer orafa Roberta Risolo, classe 1983. Sono entrata nella camera in cui era presente il suo allestimento e le ho chiesto di poter scattare delle foto…di lì abbiamo iniziato a chiacchierare. Roberta è davvero molto gentile. Mi ha spiegato che l’idea di avvicinarsi al gioiello è nata dal desiderio di esprimersi realizzando degli oggetti innovativi, delle mini-sculture da poter indossare, che rimandassero alla sua terra, alle sue radici. Il suo percorso nel design del gioiello è iniziato da poco ma ha alle spalle molti anni passati a lavorare nel campo dell’alta gioielleria. Il suo sito internet è www.robertarisolo.it mentre potrete tenervi aggiornati sulle sue ultime creazioni cliccando like sulla sua pagina Facebook.
Qui di seguito invece foto libere scattate durante la mia passeggiata nel centro di Otranto ed al porto. La prima foto non è altro che il cielo visto attraverso gli specchi del mio caleidoscopio. Le ceramiche e i murales fotografati non fanno parte della mostra, eheh, ma non sono bellissime/i?!
57 Commenti