Le modelle di Frida Giannini hanno sfilato in una atmosfera gotica e dark su una moquette in velluto color prugna e con una scenografia composta da grandi specchi. Velluti, pelle, piume, sete, chiffon e pellicce i protagonisti.
E’ una donna fascinosa e sicura di sé la donna Gucci del prossimo autunno-inverno, una donna che sa di essere bella e di potere, una donna che usa come punto di forza il colore nero, colore che sceglie anche per il make up.
Più che vestiti sembrano abiti di scena di una pellicola in bianco e nero, abiti che la cultura cinematografica ci ha abituati a vedere indosso a grandi nomi del cinema internazionale, nei film dei primi anni del Novecento.
Per quanto riguarda le acconciature c’è il ritorno della “gigliola” (le due ciocche di capelli che incorniciano il viso sono raccolte dietro la nuca). Perché sono i tessuti e i dettagli che danno valore e regalità.
Atmosfera rock per John Richmond, con Morgan a mixare la musica per lo show. Capelli raccolti e cotonati e trucco da gatta per le sue donne, che giocano ad essere un po’ dive anni ‘50, attraverso gli ampi volumi delle gonne, e un po’ cantanti rock, attraverso le giacche modello chiodo. Una donna che punta tutto sul punto vita, messo in risalto in ogni look proposto. Le giacche dei tailleur sono sagomate con sopra applicazioni di tessuti sfrangiati; i pantaloni sono tagliati a sbieco e gli abiti in neoprene vengono muniti di dettagli in pelliccia. Una ammaliante vestale in abiti rock la donna Richmond!
Alessandro Dell’Acqua si ispira alla Regina Elisabetta, ad una donna che non rinuncia mai all’eleganza neppure tra le pareti domestiche o durante le ore dedicate al giardinaggio. Abiti in macramè di velluto che somigliano a grembiuli, chiccosissime tute da lavoro, camicie di tweed e gonne di panno. Una donna che però non dimentica di essere nobile e usa la corona come spilla quasi a volerne fare un accessorio-simbolo.
Uno stile decisamente royal country che evince soprattutto dagli abiti in paillettes dai colori cangianti indossati con in vita una cintura che sembra quasi da uomo e preziosi accessori tra i capelli. Perché l’eleganza, quando è vera, c’è anche e soprattutto nel privato.
Visone, volpe e zibellino sono stati i protagonisti della sfilata di Simonetta Ravizza, presenti oltre che su capispalla anche su mantelle, polsini, colli, guanti, sui reverse di cappotti, sui colbacchi e sugli accessori. Una sfilata piena di contrasti ed antonimie: la leggerezza delle pellicce, simile ad un velluto, si accosta alla durezza del neoprene, del bouclé e del panno.
Elegantissimi i tubini neri, perfetti passepartout per la giornata della donna moderna che deve destreggiarsi tra il lavoro e gli appuntamenti sociali. Una collezione prevalentemente total black questa, con alcuni tocchi sulla palette del bianco, blu, viola, grigio e marrone.
ELENA MIRO’
Una collezione che punta tutto sull’esaltazione del corpo sano, bello e “curvy” della maggior parte delle donne italiane (per chi non lo sapesse, la taglia più venduta in Italia è la 44). I capi si tingono di rosa cipria, grigio antracite, rosa e celeste e presentano spacchi vertiginosi, perché non è sempre vero che “magro è bello” e le donne che sfilano per Elena Miroglio lo sanno benissimo.
Tessuti preziosi che spaziano dal cashmere al satin, dalla seta alla pelliccia, mentre non ci sono né orpelli né eccessi di decori. Gli unici dettagli ammessi sono in metallo dorato e ambrato che vanno a sottolineare la silouette delle modelle, modelle che fanno delle proprie curve un punto di forza da ostentare con fierezza. Chapeau!
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